Una buona vendemmia 2021 per la Doc Colli Berici e Vicenza

Calo produttivo tra il 15-25% compensata da un’ottima qualità delle uve

Una buona vendemmia 2021 per la Doc Colli Berici e Vicenza

Il Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza tira le somme della vendemmia 2021 e il risultato è decisamente positivo. I dati raccolti dai ventisei soci testimoniano che, seppur a fronte di un calo di produzione totale, la qualità dell’uva raccolta è decisamente alta.

“Quella del 2021 è stata una buona vendemmia che ci darà grandi soddisfazioni anche nel lungo periodo – commenta Giovanni Ponchia, Direttore del Consorzio -. La scarsità di precipitazioni e i fenomeni grandinigeni hanno portato a un calo medio di circa il 20% delle quantità raccolte rispetto al 2020″.

“Calo che però è stato compensato da un quadro zuccherino, acidico e di precursori aromatici che lasciano presagire vini di grande intensità, equilibrio e potenziale di invecchiamento. Questo, unitamente all’aumento generalizzato dei costi delle materie prime, comporterà inevitabilmente un aumento dei prezzi dei vini“.

L’ANDAMENTO CLIMATICO

La tendenza degli ultimi anni ad avere inverni secchi con temperature miti è stata confermata anche nell’annata 2021. Il germogliamento è avvenuto con circa dieci giorni di ritardo rispetto alla media degli ultimi anni, consentendo di limitare in parte i danni della gelata del 6 aprile. Frequenti precipitazioni hanno caratterizzato la primavera, rendendo più complessa la gestione fitosanitaria dei vigneti.

La fioritura, pur in un contesto di instabilità meteorologica, si è comunque svolta in modo soddisfacente. Con l’inizio di giugno si è verificato un repentino aumento delle temperature medie e massime. La fase dell’allegagione si è svolta in modo regolare, confermando il ritardo di circa sette-dieci giorni rispetto alla media storica. Temperature medie e massime elevate hanno caratterizzato i mesi di giugno e luglio, che confermano la tendenza delle ultime estati calde.

Luglio è stato contraddistinto da alcuni fenomeni grandinigeni, anche violenti, che hanno colpito marginalmente la zona dei Berici. A partire dal 23 agosto la situazione climatica è cambiata repentinamente. Situazione con piogge ben distribuite e temperature più fresche soprattutto nelle ore notturne, con delta termici spiccati nel confronto giorno e notte.

Anche nel mese di settembre si è confermata l’escursione termica, che associata alle meteo, ha consentito di ottenere uve molto sane, con corredi zuccherini e precursori aromatici più che soddisfacenti. Sia per le varietà precoci, che per le medie e tardive, la fase della maturazione ha confermato il ritardo tra i sette e i dieci giorni. Ritardo già riscontrato nelle precedenti fasi fenologiche, riportando il periodo di vendemmia a date tipiche dello scorso ventennio.

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